IMApp non è altro che un sistema digitale che fonda il proprio funzionamento sulla tecnologia Beacons, che rappresenta ad oggi un punto di riferimento per la geolocalizzazione dei dispositivi mobili.

 

Contraddistinta da una notevole flessibilità nonché versatilità, essa si adatta perfettamente ai contesti e ai requisiti specifici di una vasta varietà di spazi pubblici.

 

IMApp, dunque, consiste sostanzialmente in una Control Room finalizzata alla gestione dei contenuti, in un’app per smartphone con sistemi operativi iOS e Android e una rete di Beacons disseminati nello spazio di interesse.

 

IMApp e i musei: l’innovazione e l’arte direttamente sul proprio smartphone
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IMApp garantisce una sorprendente esperienza di visita guidata interattiva nonché personalizzata avente,una durata non circoscritta solo al periodo in cui si sta nell’edificio di proprio interesse.

 

Pertanto, si può notare come tale applicazione metta il visitatore al centro accompagnandolo passo per passo con informazioni minuziose (audio, testi, registrazioni).

 

L’utente registrato, poi, viene direttamente riconosciuto dal sistema e sarà reso partecipe di contenuti o dell’esistenza di promozioni che gli potrebbero effettivamente interessate in base alle proprie preferenze.

 

Si può sottolineare, dunque, come IMApp porti ad una profonda innovazione nel mondo dei musei e delle esposizioni.

 

Infatti, mentre le tradizionali guide audio devono essere restituite al termine della visita stessa, i contenuti offerti da IMApp potranno essere utilizzati sui dispositivi personali dei visitatori in qualsiasi luogo e in qualunque momento.

 

Il visitatore, in più, avrà l’opportunità di pianificare la visita con largo anticipo inserendo le opere oggetto di profondo interesse nella sezione denominata Preferiti per continuare, in seguito, la consultazione delle informazioni multimediali di quanto ha potuto in precedenza ammirare.

 

La combinazione tra tecnologia e cultura

 

Al giorno d’oggi, è possibile notare come la tecnologia si stia facendo strada nel mondo della cultura con IMApp.

 

Si tratta, in particolare, di una piattaforma che offre una piacevole esperienza di navigazione GPS all’interno degli edifici. Funzionante con tutti i dispositivi mobili Apple ed Android, essa funziona attraverso gli iBeacon, i quali consentono che i contenuti vengano aggiornati in tempo reale rimanendo all’interno dell’apparecchio stesso (anche quando l’utente si allontana dal museo).

 

Un vantaggio, tuttavia, anche per gli stessi gestori, i quali non dovranno sopportare costi di manutenzione per gli strumenti utilizzati per le audioguide tradizionali.

 

iBeacon: non solo musei

 

iBeacon è il nome con cui Apple ha deciso di battezzare la propria tecnologia di indoor proximity, vale a dire di dispositivi contraddistinti dalla capacità di notificare la propria presenza su uno smartphone che si trovi nelle immediate vicinanze.

 

Viene sfruttato, a tal fine, il protocollo Bluetooth Low Energy, creato con l’obiettivo di trasmettere informazioni wireless consumando un minimo quantitativo di energia.

 

Potendo essere utilizzato anche da tutti coloro che sono in possesso di un dispositivo Android, la tecnologia iBeacon risulta utile non solo per i musei, ma anche negozi o luoghi pubblici che cercano l’interazione diretta con passanti o visitatori, allo scopo di trasmettere loro delle informazioni utili o promozioni.

 

Ad esempio Musei di Palazzo Farnese a Piacenza, hanno adottato tale tecnologia monitorando così l’attività dei visitatori con estrema precisione e cioè non solo registrando entrate ed uscite, ma anche i minuti trascorsi di fronte ad un oggetto esposto e il grado di interesse mostrato.

 

Alla scoperta di musei e fiere con IMApp

 

IMApp è un’ innovativa applicazione per iOS ed Android. L’azienda piacentina ha lanciato questa piattaforma che consente un’esperienza di navigazione degli interni simile a quella di un comune navigatore, includendo anche una vasta gamma di utili servizi per fiere, musei, centri commerciali ed altri luoghi pubblici.

 

La tecnologia su cui si basa il funzionamento di IMApp fornisce informazioni di ogni tipologia come, ad esempio, annunci pubblicitari, descrizioni di opere d’arte, offerte.

 

IMApp, in più, offre l’utile opportunità di creare una sorta di diario della visita effettuata. Infatti, occorre sottolineare come sia semplice pianificare il percorso da realizzare in un momento precedente alla visita stessa così da selezionare solo le opere che sono oggetto di interesse nonché di leggere le informazioni scaricate al museo anche in un momento successivo.

 

Ovviamente, si parla di una tecnologia utile in quanto finalizzato a rendere più semplice l’orientamento dei visitatori.

 

I Musei Civici di Palazzo Farnese: a Piacenza il primo museo che sfrutta la tecnologia iBeacon

 

Tra i primi 5 musei d’Europa a ricorrere alla tecnologia iBeacon vi rientrano i Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza.

 

Sviluppata da Apple, tale tecnologia basa il proprio funzionamento sui beacon, ovvero dei piccoli trasmettitori Bluetooth a bassa energia che hanno un raggio d’azione che spazia dai pochi centimetri ai 70 metri circa.

 

Più nello specifico, iBeacon è la tecnologia wireless sviluppata da Apple al fine di fornire informazioni nonché servizi localizzati per dispositivi mobili nelle vicinanze sui quali è installata un’app che consente di interpretare il segnale in ingresso per attivare determinate funzionalità.

 

Pertanto, ogni volta che un tablet o uno smartphone si viene a trovare all’interno di questo raggio, saranno inviate delle notifiche e inizieranno una serie di attività, personalizzate per ogni soggetto, sul dispositivo mobile utilizzato.

 

Nello specifico, a Piacenza, attivare l’applicazione denominata Il Farnese vorrà dire godere della possibilità di visualizzare un insieme di informazioni per poi scaricarne altre aggiuntive.

 

Tuttavia, tale esperienza culturale non si esaurisce esclusivamente alla permanenza nel museo: in particolare, è possibile notare come il visitatore possa organizzare con largo anticipo la propria visita indicando le opere di proprio interesse.

 

IMApp e iBeacons: un’esperienza sempre più coinvolgente

 

IMApp, come già accennato, basa il proprio funzionamento sulla tecnologia iBeacons.

 

Compatibili con tutti i dispositivi mobili, essa consiste non solo in un navigatore da utilizzare all’interno degli spazi indoor, bensì anche una guida multimediale interattiva in grado di rendere qualsiasi esperienza di visita più duratura e coinvolgente.

 

Dopo l’esperienza di Palazzo Farnese, sempre la città di Piacenza è stata protagonista qualche anno dopo di un’altra app di successo, realizzata per il Comune stesso, basata su una versione più evoluta della tecnologia per offrire un’esperienza di visita sorprendente grazie alle nuove funzionalità.

 

Piacenza nasce infatti come guida interattiva estesa a tutto il centro storico, integrando quindi una mappatura dei punti di interesse (detti anche Point of Interest o POI) che non si limita più solo agli spazi chiusi ma interessa anche gli spazi outdoor, offrendo percorsi tematici tra cui scegliere e segnalazione di eventi.

 

Il ruolo degli iBeacons nei musei

 

Dato che, negli ultimi anni, la percentuale di persone dotate di smartphone è aumentata considerevolmente, lo sviluppo delle tecnologia ha inevitabilmente portato ad un modo differente di approcciarsi all’informazione, alle arti, alla pubblicità.

 

I musei, come anche le scuole, hanno profondamente mutato le modalità di comunicazione con il pubblico allo scopo di combinare armoniosamente informazione e tecnologia.

 

In particolar modo per i musei, la tecnologia iBeacon ha costituito un trampolino di lancio circa i modi con cui gli utenti possono avere la concreta opportunità di visitare le opere.

 

Brevettata da Apple nel 2013, si tratta di una tecnologia basata sui beacon, ovvero piccoli dispositivi contraddistinti da un’autonomia che può arrivare fino a 3 anni, i quali ricorrono alla tecnologia Bluetooth per comunicare con altri apparecchi vicini e nel raggio di 100 metri.

 

C’è da dire che, senza dubbio, i beacon possono espletare la propria utilità in contesti differenti.

 

Nel caso dei musei, ad esempio, essi possono rappresentare un valido aiuto, come già visto, per i visitatori.

 

Quest’ultimo, infatti, sarà capace di orientarsi accedendo alle informazioni di quell’area.

 

Ad oggi, la tecnologia di IMApp interessa strutture come:

 

    • 
la Reggia di Venaria;

 

    • i progetti della ETT S.p.A, ovvero di un’azienda italiana che opera nel settore dell’innovazione culturale e tecnologica;

 

    • 
il Museo del Novecento a Firenze;

 

    • il Museo della Scienza Leonardo da Vinci;

 

    • l’acquario di Genova;

 

    • la Pinacoteca di Faenza.

 

IMApp: le potenzialità di un sistema innovativo

 

Addentrarsi nelle sale di un museo insieme a una guida consente di godersi a pieno l’esperienza della visita stessa.

 

Come già sottolineato, i Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza hanno rappresentato il primo museo italiano a dotarsi di un’apposita applicazione che basasse il proprio funzionamento su tecnologie all’avanguardia.

 

La rete di beacon è stata così estesa sull’intero centro cittadino di Piacenza, tramite l’omonima APP, consentendo agli utenti di passeggiare per le vie storiche e di apprenzzarne i monumenti anche stando comodamente seduti e utilizzando il proprio smartphone o tablet.

 

Di conseguenza, il visitatore non avverte più la sgradevole sensazione di smarrimento grazie all’operato di un piccolo beacon.

 

I risvolti della tecnologia IMApp: conclusioni

 

Ad oggi, si può affermare come l’uso dei beacon stia ormai spopolando nei musei diffondendosi velocemente in Italia.

 

Si tratta, senza dubbio, di una tecnologia ben vista da tutti in quanto in grado di rendere molto più divertenti e coinvolgenti le visite nei musei e non solo entro le loro mura.

 

In più, la tecnologia IMApp consente di portarsi dietro una traccia del percorso realizzato permettendo all’utente di rivederlo in qualsiasi momento per ricerche personali.

 

Pertanto, alla luce di quanto emerso, si può affermare che i beacon hanno davvero rivoluzionato l’esperienza culturale.

 

Il pubblico, nello specifico, viene coinvolto in un mondo che vede la perfetta combinazione di tecnologia e cultura tradizionale.

 

Questa tecnologia, in poche parole, realizza l’intento di tutte quelle strutture che vogliono aprire le proprie porte a un numero sempre più elevato di visitatori.