IoT Milano: il futuro ad un passo.

 

Interattività e interconnessione: la nostra realtà attuale tende sempre più verso queste due forze.

 

La quotidianità di miliardi di persone è pervasa dal web, che riduce le distanze di un mondo che non appare più così sconfinato, almeno nello scambio di informazioni.

 

Internet riesce a catturare tutti nella propria rete e sembra non voler più limitarsi solo a questo.

 

E se il Web, nel suo continuo cambiare, evadesse dai propri confini informatici per integrarsi con la realtà concreta in cui viviamo?

 

Questo scenario, che fino a qualche anno fa sarebbe sembrato pura fantascienza, oggi ha un nome: IoT, acronimo di Internet of Things, tradotto Internet delle cose.

 

Il progetto mostra margini e potenzialità da esplorare e sta già pervadendo il nostro modo di intendere e vedere il mondo.

 

E ciò è dimostrato dalle innumerevoli applicazioni che sono già diffuse in ambito industriale ma anche nella quotidianità.

 

Di seguito tratteremo queste tematiche nel dettaglio, mostrandone l’attualità di giorno in giorno più scottante.

 

L’Internet of Things e l’integrazione con la realtà: dispositivi e soluzioni

 

Presso l’Auto-ID center all’alba del ventunesimo secolo, Kevin Ashton e i suoi collaboratori pensarono di dotare gli oggetti di “intelligenza”.

 

L’ispirazione arrivò loro dalla natura stessa di internet, in grado di riconoscere materiale ipertestuale tra i fili della propria rete e tutto ciò in tempo reale.

 

Da questo punto di partenza, nasce il concetto di intelligenza delle cose di cui parlavano gli addetti ai lavori del consorzio di ricerca con sede presso l’MIT: ogni oggetto, se messo in relazione ad un sistema di comunicazione interconnesso, può trasmettere dati su sé stesso a tutti gli utenti del sistema.

 

La chiave dell’interazione dell’Internet of Things è il costante scambio di dati in tempo reale.

 

Ipotizziamo, ad esempio, un allarme in grado di suonare in anticipo per avvertire il lavoratore di un ingorgo nella strada che percorre abitualmente; delle scarpe che registrano le distanze percorse durante gli allenamenti e permettono di prendere parte a sfide virtuali su scala globale.

 

Questi progetti, una volta inimmaginabili, appaiono oggi non così tanto lontani.

 

Il passaggio decisivo si è verificato con l’integrazione del mondo elettronico: un processo ancora in atto ma che sta bruciando le tappe rapidamente.

 

Lo scopo di tutte le tecnologie che entrano in gioco è quello di  far parte della realtà del mondo che ci circonda, dove non esistono più semplici cose ma smart objects (oggetti intelligenti), dotati di sistemi di riconoscimento che li rendono visibili dalla rete.

 

Un oggetto, per essere smart, deve essere dotato di funzionalità e abilità specifiche: identificazione, connessione, localizzazione, capacità di elaborazione dei dati e capacità di interagire con l’ambiente esterno. Funzioni che gli vengono conferite da implementazioni tecnologiche, come chip o codici di identificazione.

 

Alcuni fra i primi esempi brevettati sono stati i tag RFID (Radio-Frequency IDentification), nuova generazione di etichette elettroniche capaci di immagazzinare dati sugli oggetti che identificavano.

 

Queste etichette, tramite i sistemi di radio frequenza (o transponder), sono in grado di comunicare i dati memorizzati a dispositivi preposti, in modo che questi possano leggerne le informazioni e, in caso, anche di aggiornarle.

 

I dispositivi lettori, ovvero i reader, possono essere sia mobili che fissi. In questo caso, la direzione da prendere era chiara fin dall’inizio: i lettori furono implementati nei telefoni cellulari.

 

Ai giorni nostri, smartphone e tablet sono infatti gli attori principali dell’Internet of Things, in qualità di lettori personali dello Smart World in continua crescita intorno a noi.

 

Ambiti di applicazione

 

I settori applicazione di queste tecnologie si sono moltiplicati a dismisura. Hanno trovato fortuna in diversi ambiti produttivi a livello industriale, si ampliano ed affinano continuamente nel campo dell’infomobilità, trovando sbocchi d’interesse persino nel campo della tutela dell’ambiente.

 

I benefici principali, emersi con maggiore chiarezza, si riscontrano in ambito di commercializzazione dei prodotti, con aziende che sfruttano l’immediatezza della comunicazione in tempo reale consentita dallo IoT, come succede a Milano.

 

Le imprese utilizzano le conoscenze ottenute dai dati di vendita degli oggetti intelligenti per migliorare i propri servizi, costruendo il prodotto o servizio su misura del consumatore.

 

Per questo motivo, quindi, che tutto ciò che concerne i prodotti smart, dall’assistenza alla logistica, si muove con una nuova rapidità, in virtù della riconoscibilità in tempo reale della merce.

 

Le nuove tecnologie che coinvolgono e sfruttano la geolocalizzazione interagiscono in questo nuovo orizzonte interconnesso: stiamo parlando delle tecnologie RTLS.

 

RTLS, un formidabile alleato per l’IoT

 

Verso la fine degli anni ’90 basce la terminologia RTLS (Real-Time Locating System).

 

Un gruppo di ricercatori propone questa espressione, tra cui Tim Harrington, Jay Werb e Bert Moore.

 

L’atmosfera era quello della ID Expo, evento rilevante per l’intero settore.

 

I ricercatori facevano riferimento ad una tecnologia con ampi margini di crescita, che si proponeva come una sorta di ampliamento delle capacità dei tag RFID.

 

Non si voleva solamente utilizzare la funzione di riconoscimento automatico dei tag applicati ai target, si mirava a mostrare la posizione in tempo reale di un oggetto sullo schermo di un computer: sembrava uno scopo ambizioso.

 

I dispositivi RTLS sono stati proposti da PinPoint e WhereNet, proprio durante la ID Expo. La tecnologia non riscosse un immediato successo, poiché, prendendo spunto da precedenti applicazioni militari, sembrava troppo dispendiosa per avere mercato.

 

Ciò che i riercatori non avevano previsto era l’avanzamento tecnologico dei decenni successivi  ma i dispositivi basati sui RTLS hanno finalmente preso piede e trovano applicazioni efficaci in svariati ambiti.

 

In breve, la tecnologia è composta da sistemi automatici che identificano la posizione di oggetti e persone, consentendone il tracciamento.

 

Chiunque si avvalga di questi sistemi potrà conoscere la posizione attuale o quella passata dell’oggetto interessato per il quale si sta interrogando il sistema: le informazioni vengono rese disponibili in tempo reale.

 

Questa funzione rappresenta un’implementazione di grande rilevanza nel quadro dell’IoT: lo sfruttamento della tecnologia RTLS restituisce informazioni dettagliate e in tempo reale, utili in tutte quelle attività dove la capacità di programmazione è cuore nevralgico di ogni azione.

 

Il sistema nasce dell’interazione complessa di svariate tecnologie.

 

In questo caso, ad essere coinvolta è un’intera serie di dispositivi (i tag),che dispone di singole o molteplici funzioni di localizzazione e comunicazione, tutte rigorosamente wireless.

 

L’informazione che deriva dalla loro precisa interazione deve essere a sua volta comunicato con precisione e puntualità al sistema centrale che, ad ogni interrogazione, potrà garantire che l’informazione sia visibile in tempo reale.

 

La conoscenza si traduce in controllo, il controllo in previsione e aggiramento di eventuali ostacoli. Il mondo dell’Internet delle cose scopre un nuovo sorprendente alleato.

 

Si tratta di un vantaggio notevole per settori come quello logistico e dei trasporti, vantaggio acquisito da molte aziende di Milano.

 

I benefici sono svariati e vanno a migliorare proprio la movimentazione della merce.

 

Avendo la possibilità di sapere le precise coordinate della merce stoccata, si riducono i margini di errore nel suo reperimento, velocizzando la preparazione degli ordini.

 

Allo stesso tempo, è possibile controllare lo stato di avanzamento di una spedizione con pochi e semplici clic.

 

Le applicazioni RTLS stanno rappresentando una vera e propria rivoluzione, perché offrono la possibilità di affinare funzioni delicate a livello industriale, come la gestione degli spazi, la pianificazione della produzione e dei trasporti.

 

Ma una domanda sorge spontanea: perché limitarsi ai singoli oggetti?

 

Persino la vita interna di un’azienda può usufruire dei vantaggi di un sistema RTLS.

 

Tramite questa tecnologia viene reso possibile il controllo costante degli spostamenti del personale, dall’accesso nella struttura alla puntualità degli incarichi svolti.

 

Le informazioni rilasciate dai tag RFID vengono registrate dal sistema centrale.

 

Questo tipo di monitoraggio può essere sia un valido aiuto nella verifica della produttività, calcolando persino i percorsi più brevi per raggiungere i reparti aziendali, sia un potente mezzo di prevenzione.

 

Una caratteristica che può rappresentare un vero valore aggiunto, specialmente in quei luoghi di lavoro con alta presenza di movimento sia di lavoratori che di mezzi.

 

Un ambiente dotato di questa tecnologia è capace di reagire ad informazioni sensibili legate a situazioni di potenziale pericolo, è in grado di prevedere incidenti o collisioni.

 

La sicurezza è l’aspetto maggiormente migliorabile e oggetto degli investimenti nel campo dei RTLS.

 

Si potrebbe pensare, ad esempio, a quanto utile potrebbe essere conoscere perfettamente la posizione di pazienti psichiatrici all’interno di una struttura, o degli occupanti di un carcere.

 

Questa tecnologia ha degli enormi margini di miglioramento, già dimostratasi capace di integrarsi alla perfezione con i Tag RFID senza stravolgere le acquisizioni ottenute nell’ambito dell’IoT.

 

RTLS e IoT e la divisione dell’opinione pubblica tra entusiasmo e critiche.

 

La diffusione sempre più vasta di prodotti di domotica, così come la tendenza ad elaborare sistemi elettronici e informatici omicomprensivi, rappresentano chiaramente la direzione presa.

 

Ogni giorno appare più vicino il raggiungimento di una realtà ampliata e interconnessa.

 

E i cori di dissenso, colmi di preoccupazione, si alzano accanto alle esclamazioni entusiastiche.

 

Come abbiamo visto i vantaggi sono molteplici.

 

La tecnologia RTLS può rappresentare un importante strumento nell’ottica della prevenzione dei pericoli ma non solo.

 

L’idea alla base di Internet of Things è quella di un’unione sempre più stretta fra materiale e virtuale, unione che valica i confini del mezzo elettronico.

 

Questa sinergia valica i confini del mezzo elettronico ed è in grado di abbattere le distanze e di fornire al nostro approcio alla vita una prospettiva nuova, addirittura potenziata nella sua interattività e nella sua interconnessione.

 

I dubbiosi, però, restano: perché vedono in queste novità una grave minaccia alla privacy ma anche alla sicurezza che tanto cercano di proteggere.

 

Uno degli aspetti più discussi è la localizzazione delle persone.

 

La limitazione della libertà d’azione individuale potrebbe essere una delle derivazioni del controllo degli spostamenti.

 

La questione in campo è quindi prettamente morale: quanto può mantenersi autentica la capacità decisionale di un soggetto le cui mosse sono monitorate e indirizzate da un oggetto a lui esterno?

 

Secondo queste critiche, la pervasività della tecnologia diventa il pretesto per esporre l’umanità a dei rischi molto pesanti.

 

In quest’ottica, gli attacchi  da parte di hacker assumono un aspetto molto più grave di semplici minacce.

 

Il problema sembra estendersi dalla diffusione di informazioni private, al vero e proprio controllo di tutti gli strumenti tecnologici che stiamo introducendo a ritmo sempre più incalzante nelle nostre case.

 

Tutte le imprese che operano utilizzando il mondo dell’Internet delle cose hanno il dovere di porsi questi problemi indubbiamente seri che devono far riflettere.

 

I produttori investono costantemente nel tentativo di rilasciare prodotti sicuri e software ben difesi da eventuali attacchi, proprio perché si pongono questi problemi.

 

E’ necessario fornire al consumatore tutte le informazioni in grado di renderlo consapevole dei prodotti acquistati: per questo è necessario uno sforzo che vada al di là dei confini della produzione.

 

La realtà dell’IoT è sempre più presente e in costante espansione: e ciò viene dimostrato dalle tecnologie RTLS.

 

L’unica cosa che resta da fare è  quella di sedersi e assistere alle sorprese di un’evoluzione che promette di guidarci verso un nuovo step: l’uomo 2.0.