A differenza del mercato dei dispositivi mobili, che sta vivendo un periodo di rallentamento, il panorama delle app Android risplende del suo momento di maggiore espansione.

 

L’universo delle applicazioni ha conosciuto una crescita davvero vertiginosa negli ultimi anni.

 

Alcune società di analisi, tra cui Annie, che si occupa da vicino del fenomeno, hanno stimato che, di questo passo, l’economia che gravita intorno al mondo delle applicazioni potrebbe diventare la terza a livello mondiale, con un traffico di ben 6.350 miliardi di dollari.

 

Diamo un’occhiata più da vicino a questo trend legato in generale allo sviluppo app.

 

Universo app Android: i numeri del successo

 

Android è un sistema operativo estremamente malleabile. Sin dalle sue origini ha mostrato tutto il suo potenziale user-friendly, con il suo funzionamento intuitivo e profondamente personalizzabile.

 

Il sistema operativo di Google è adattabile e consente grande libertà, specialmente agli utenti più abili.

 

Oltre a facilitare operazioni come il trasferimento file, gli upgrade e i downgrade di sistema, Android risponde alla perfezione anche alle esigenze di chi cerca un’esperienza articolata con il proprio dispositivo.

 

Ecco, quindi, che tutto l’universo di applicazioni creato per Android acquista l’importanza odierna.

 

L’importante sviluppo di questa realtà è testimoniato, in prima istanza, proprio dai numeri, che oggi ne descrivono l’impatto più significativo.

 

Un piccolo salto indietro nel tempo può essere utile a cogliere con maggior efficacia la crescita dell’universo delle app.

 

Era il 2008 quando il sistema Android cominciava a conoscere le prime modifiche e ad insediarsi in molti dispositivi mobili.

 

La prima versione commerciale, la 1.0, aveva appena visto la luce, ben lontana dai nomignoli dal senso zuccheroso che si sarebbero succeduti negli anni successivi.

 

Nonostante le differenze palesi con le versioni recenti, era già possibile valutare le dinamiche di funzionamento che sarebbero state largamente apprezzate nel decennio a seguire:

 

    • gestione libera e personalizzata delle cartelle;

 

    • accesso ai servizi di posta elettronica;

 

    • supporto di reti Wi-fi;

 

    • multitasking;

 

    • market (il futuro play store);

 

    • applicazioni e relativo funzionamento in background.

 

Il sistema sfoggiava tutti i suoi punti di forza.

 

In quella lontana prima versione figuravano le prime app, le stesse che, con il passare degli anni, sarebbero diventate canoniche nei dispositivi basati su sistema operativo Android (Gmail, Calendar, Documenti e via dicendo).

 

L’Android Market, prima versione dell’attuale Google Play Store, introduceva l’utente in un piccolo mondo di applicazioni, sviluppate tramite SDK, il kit di sviluppo software fornito da Android.

 

Per quanto oggi possa risultare incredibile, quel primo servizio di distribuzione digitale non aveva praticamente mercato.

 

Spinti dalla curiosità, tuttavia, gli utenti dimostrarono fin da subito grande interesse verso le applicazioni, benché l’offerta fosse limitata.

 

Spostiamoci ora in avanti di 8 anni. Il 22 agosto 2016 segna la data di lancio della versione Nougat di Android (la 7.0).

 

Il panorama è notevolmente cambiato: il sistema operativo è ormai diffuso su scala globale, mentre sullo sfondo infuria lo scontro titanico con la controparte iOS.

 

Nel frattempo il Play Store di Google si è trasformato nella piattaforma per scaricare contenuti profonda e articolata che tutti conosciamo.

 

E il riscontro economico? L’impennata si rivela eccezionale. Il valore del mercato delle applicazioni arriva a superare, nel complesso, i 1.300 miliardi di dollari.

 

Il dato, già esorbitante di per sé, raggiunge proporzioni astronomiche se si tiene in considerazione che la crescita del valore, stimato per il 2021, è del 385%, quando supererà abbondantemente i 6.000 miliardi.

 

Numeri che ritraggono alla perfezione la natura dell’universo app, ossia una sorta di organismo digitale in costante maturazione e perfezionamento.

 

Torniamo ai giorni nostri.

 

Facendo sempre riferimento ai numeri, molto interessanti sono le statistiche relative ai due principali store e, di conseguenza, ai due principali sistemi operativi.

 

In totale le stime parlano di 6,5 milioni di app disponibili, di cui il 43% (circa 2,8 milioni) sono esclusive di Android, contro i 2,2 milioni dell’Apple Store.

 

Il Play Store di Google fa registrare cifre di crescita record, con una percentuale annua del 19,6%. Da record anche gli indici numerici relativi ai download, che fanno registrare un significativo incremento del 16,4%.

 

Se a tutto questo aggiungiamo anche la crescita esponenziale delle applicazioni per Android TV, aumentate da 3.000 a 5.000 nel giro di un anno, il quadro è completo.

 

L’organismo Android si espande senza tregua, raggiungendo dimensioni praticamente impensabili solo un decennio fa.

 

Il fascino economico insito nelle applicazioni Android

 

Analizzare nel dettaglio la crescita di Android e del suo vasto App Store non è affatto semplice.

 

Bisogna tenere presente l’attuale situazione tecnologica e considerarne la continua evoluzione.

 

L’espressione secondo la quale oggi abbiamo un’app praticamente per tutto, non si discosta molto dalla realtà dei fatti.

 

Inizialmente, neanche a farlo apposta, le applicazioni più gettonate erano i videogiochi, attrattiva che non ha assolutamente smarrito il proprio fascino e, anzi rinnova costantemente le proposte per gli utenti.

 

Le software house per il mobile gaming sono in costante fermento, così come il mercato legato a questo nuovo modo di intendere il videogame.

 

Non per niente i grandi marchi produttori di dispositivi mobili investono pesantemente anno dopo anno, ampliando l’offerta con modelli performanti studiati apposta per il gaming.

 

L’impegno riversato nella sfera videoludica, tuttavia, non era in grado di trascinare da solo la crescita dell’universo app di Android.

 

Negli anni il play store si è popolato di applicazioni di ogni genere, chiaro segnale di un trend praticamente inarrestabile.

 

Per un’azienda al passo con i tempi, la creazione di un’applicazione rappresenta un passo importante.

 

Una scelta di questo tipo comunica prepotentemete il potenziale dell’impresa, che ambisce ad estendere il proprio servizio ad un pubblico praticamente sterminato.

 

Il motivo di tanto interesse verso il mondo mobile è subito spiegato. Il numero di smartphone attivi a livello globale supera i 2 miliardi e mezzo di unità.

 

Le stime parlano di un valore in crescita, che arriverà a sfiorarare i 6,5 miliardi nel 2023.

 

Già dal solo dato numerico è possibile intuire quanto rilevante sia l’opportunità di approfondire i propri contenuti e i propri servizi, ottimizzandoli per i dispositivi mobili.

 

Altro dato molto rilevante riguarda le abitudini di navigazione. Negli ultimi anni il numero di accessi ad internet tramite smart devices ha superato quello degli accessi da PC.

 

Gli utenti hanno mostrato e continuano a mostrare una netta preferenza nei confronti del mobile.

 

Ecco, quindi, giustificato l’interesse delle aziende per le applicazioni.

 

L’applicazione, a differenza del sito internet, tende a ritagliare l’esperienza del servizio offerto sui gusti e le preferenze dell’utente.

 

Con Android questo passaggio è persino semplificato.

 

Google, grazie ai suoi numerosi canali e alla sua costante opera di raccolta dati per finalità commerciali, spinge sempre più verso una navigazione personalizzata.

 

Google offre strumenti molto utili ed efficaci. Consentendo agli utenti l’accesso semplificato all’applicazione aziendale tramite account Google, ad esempio, si otterranno agevolazioni sotto diversi aspetti:

 

    • registrazione semplificata al servizio;

 

    • raccolta immediata dei dati di navigazione;

 

    • proposta di annunci commerciali newsletter personalizzati;

 

    • servizi di assistenza in app;

 

    • sistema leggero e intuitivo.

 

L’applicazione per dispositivi Android riduce, in sostanza, le distanze tra domanda e offerta.

 

I benefici sono a vantaggio di entrambe le parti: il consumatore riceve un servizio ottimizzato per le sue necessità, mentre l’azienda ottiene feedback immediati e di semplice interpretazione.

 

App Android: navigare in un mare di opportunità

 

I numeri che abbiamo analizzato prima sono davvero impressionanti.

 

Google e Android viaggiano a gonfie vele, cosa che si traduce in un mare di opportunità, e non solo per le grandi firme.

 

Il Play Store, infatti, pullula di applicazioni realizzate ad opera di sviluppatori minori, generalmente piccoli team indipendenti o addirittura singole persone.

 

La marcia trionfale dell’app economy è giustificata e sorretta proprio dalla semplicità dei mezzi e dei sistemi, a cui è possibile accedere con facilità.

 

Sulla carta chiunque è in grado di realizzare la propria idea. Certo farsi notare non è semplice.

 

In regime meritocratico la legge è dura in qualsiasi settore. Di conseguenza non sarà sufficiente che l’idea alla base di un’app sia buona: dovrà essere la migliore, capace di apportare vantaggi significativi anche all’interno delle logiche del settore per cui è stata progettata.

 

Nel mondo tecnologico in cui viviamo, riduzione delle tempistiche, intuitività e fluidità sono tutte caratteristiche che garantiscono il successo.

 

La complessità mal gestita, o non gestita affatto, finisce per appesantire sia il sistema che la pazienza dell’utente che, di conseguenza, si guarderà in giro alla ricerca di qualcosa di meglio.

 

Un altro importante fattore da tenere a mente, prima di sviluppare un’applicazione, riguarda la progettazione, che va impostata assecondando le necessità dell’utente.

 

Ragionando unicamente come sviluppatori si finisce con il perdere di vista quali siano gli elementi utili e quali quelli macchinosi o troppo fastidiosi, in termini di esperienza d’utilizzo.

 

Le app Android e l’evoluzione dell’esperienza dell’utente su dispositivi mobili

 

Dall’intrattenimento all’e-commerce, dalle app di fitness a quelle finanziarie, ogni settore sembra irresistibilmente attirato dalle potenzialità del mercato in crescita costante delle applicazioni.

 

La capillare diffusione di questi programmi induce a riflettere.

 

Stiamo assistendo ad un palese cambiamento di tempistiche, soprattutto in relazione alle modalità tramite cui interagiamo con la tecnologia che ci portiamo in tasca.

 

Al giorno d’oggi la distanza tra aziende e consumatori si è notevolmente ridotta. Viaggiamo a vele spiegate verso un futuro che fa della rapidità e dell’interazione i suoi principi cardine.

 

Del resto è la tecnologia stessa che, passo dopo passo si evolve per semplificarci la vita. Questa tendenza si scorge dando un’occhiata al play store, dove le app Android rappresentano un invito ad ampliare le nostre esperienze quotidiane.

 

Gli schermi dei dispositivi mobili vengono incontro ad un numero imprecisato di necessità. Seguendo questo trend viriamo verso un cambiamento sostanziale e significativo che riguarda la concezione stessa della realtà che ci circonda.

 

Basti pensare al concetto stesso di smartphone. Identifichiamo questa categoria di oggetti come telefoni, ma sappiamo bene che svolgono funzioni molto più approfondite.

 

Con pochi e semplici gesti della mano abbiamo accesso a mappe stradali, libri, film e musica.

 

Grazie al nostro telefono possiamo scaricare applicazioni che aiutano a tenerci in forma o che ci consentono di organizzare al meglio la nostra giornata e ottimizzare il nostro calendario.

 

L’aspetto stupefacente del mondo Android e delle applicazioni è che, per quanto possa sembrarci completo, riesce sempre a sorprenderci.

 

L’esplorazione di nuove vie di approfondimento implica un processo di ottimizzazione costante: di questo passo, tra una decina d’anni, chissà quanto profondo potrebbe essere il suo cambiamento.

 

Un ulteriore fenomeno che testimonia quanto l’app economy sia ramificata, è rappresentato dall’attenzione riposta nell’offerta per le differenti fasce di età.

 

Dai videogiochi alle applicazioni educative, il Play Store pullula di una ricca offerta anche per bambini molto piccoli.

 

Le nuove generazioni sono radicalmente ed inevitabilmente esposte alla dimensione tecnologica, molto più di quanto non accadesse in precedenza.

 

Gli sviluppatori e il sistema Android stesso conoscono bene questa realtà e si muovono di conseguenza.

 

Ecco rientrare in gioco l’importanza della navigazione personalizzata, con settaggi e preferenze impostabili anche da remoto.

 

Fornire misure precauzionali, per tutelare i soggetti più sensibili da contenuti inappropriati, è la corretta presa di posizione in termini di responsabilità da parte di Android e degli sviluppatori.

 

La recente introduzione del controllo genitoriale sugli account dei figli ne è un chiaro esempio.

 

In questo modo l’adulto riesce agevolmente a monitorare e bloccare le applicazioni che ritenga possano nuocere, per contenuto, al minore.

 

Su quest’aspetto c’è comunque ancora da lavorare, ma i primi passi verso una sensibilizzazione in merito cominciano a farsi sentire.

 

Quello che emerge dalla nostra analisi sull’universo app Android e sulla sua continua e incessante espansione, è la testimonianza diretta del peso della tecnologia applicato alla quotidianità.

 

Assistiamo, giorno dopo giorno, ad una continua ricerca di equilibrio tra complessità e semplificazione.

 

La logica delle app cela il tentativo umano di rendere più semplice la complessità della vita.

 

Paradossalmente, per riuscire in quest’impresa, elaboriamo dispositivi sempre più complessi.

 

L’ausilio delle app sta riscrivendo il nostro vissuto da utenti, con i nostri telefoni convertiti in mezzi adibiti al controllo capillare delle nostre attività.